venerdì 13 luglio 2012

Giorno 04 - Venti personaggi maschili degni di nota



Credo che questo sia facilmente il punto preferito della fauna femminile del web. Se sei una donna è difficile scrivere questo post senza farsi sopraffare dagli ormoni, ma annuncio con orgoglio che io ci sono riuscita splendidamente.
(Sì, ci credo davvero, non rovinatemi la festa.)
E' stata un'impresa stilare questa classifica: anni di carriera come lettrice di manga mi hanno lasciato tonellate di personaggi impressi nel cuore e se ne tengo fuori qualcuno poi mi pare di far loro un grave torto personale. Devo dire che il metro di giudizio per questa selezione è stato spesso il fattore nostalgia, dato che alcune cotte me le porto dietro dall'adolescenza (e quelle rimangono, non ci sono cazzi) ma ho cercato di far rientrare in classifica coloro che davvero si sono distinti per aspetto, azioni, carattere, intenzioni e originalità. Quindi, non soltanto per la gnoccaggine.

Non sono il tipo che in genere odia i protagonisti per quanto parecchi protagonisti ci si mettano proprio di impegno a farsi odiare ma il vero amore per me sboccia con i personaggi nelle retrovie: quelli secondari e che fanno poche azioni, ma buone.
Diciamo che forse li preferisco perchè l'autore ha meno occasioni per fargli fare cose stupide o farli sbroccare (cosa che purtroppo succede ai principali che sono costantemente sotto i riflettori) ma ce ne sono alcuni che sono ottimi esempi di buona caratterizzazione e vanno ricordati.



Akito Hayama/ Eric
(Kodomo no Omocha)


Hayama (o Eric) rimane di fatto la mia prima cotta per un personaggio immaginario e credo fermamente di non essere l'unica a pensarla così. In tv Rossana a suo tempo spopolava ed io non ero immune al suo fascino. Eric era freddo, taciturno, sfacciato e non si capiva mai cosa gli passasse per la testa. Per me, abituata a caciaroni di prim'ordine come Ranma, Ataru o Goku un protagonista maschile come lui era una vera novità.
Però, con l'andare della serie e con le continue puntate filler cominciò a perdere il suo smalto. Senza parlare poi di quel cambio di voce, che se ci penso piango ancora. Diecimila punti virilità persi in una botta! (stessa cosa per il cambio di voce che ci fu per Inuyasha) Tuttavia, quel che ancora rimane intatto in bellezza è la sua controparte cartacea: protagonisti così oggi se ne vedono pochi.
Ri-analizzandolo adesso questo personaggio può sembrare il solito scontroso stereotipato ma la vera forza di Hayama sta nel fatto che pur partendo da basi comuni viene sviluppato con carattere e intelligenza dall'autrice. In un manga che tratta di una storia fra ragazzini, quasi tutti si distinguono per una sorprendente maturità e lui ne è l'esempio principale.

Akira Hattori
(Bakuman)


Personaggio che ho preso piuttosto recentemente in considerazione, ma di cui sono molto entusiasta. Hattori rappresenta un tipo di persona che realmente vorrei incontrare: un uomo che ama il suo lavoro, intelligente, intuitivo e ottimo editor. Se ce l'avessi davanti comincerei a parlare con lui di fumetti fino a consumarmi e di sicuro non vedrei l'ora di sottoporgli una mia storia. Non ha pregiudizi nè preferenze; è competente nel suo campo e sa perfettamente dove indirizzarti. All'interno di Bakuman è una figura così rassicurante che appena spunta fuori sono certa che ai protagonisti ricomincerà a girare tutto per il verso giusto.
E lo pensano anche loro.

Ayame Soma
(Fruits Basket)

Di Fruits Basket c'è una lista infinita di personaggi che potrei citare, ma se dovessi sceglierne uno su tutti di sicuro questo sarebbe Ayame. Perchè? Perchè per le cavolate che sparava sto ridendo ancora adesso. Non era solo il suo lato divertente a farmelo piacere, ma tutta la sua personalità assurda e le scenette che metteva su con Shigure e il povero Yuki. Una forza della natura che non si fa spaventare davanti a nulla, senza pudore, ambiguo e costantemente su di giri. Quando arrivava Ayame mi mancava improvvisamente il fiato per il troppo ridere e se c'era qualcuno nella stanza mentre leggevo ero costretta a seppellire la faccia dentro le pagine per evitare figure.
Ayame come praticamente chiunque in Fruits Basket nascondeva un secondo lato molto più tormentato e anche un passato da persona fredda e crudele. Il suo personaggio era uno dei tanti che celavano segreti incoffessabili, ma affrontava i propri problemi cercando di ripartire da zero e recuperare almeno il rapporto con il suo prezioso fratellino. Tra tutte le sue stramberie, per qualche insondabile motivo, alla fine riusciva a diventare una figura estrememamente rassicurante.
E stiamo parlando di uno che per lavoro vendeva abiti per far eccitare i maniaci.

Edward Elric
(Fullmetal Alchemist)


Sono straconvinta che questo personaggio sia destinato a sbucare fuori un po' in tutte le liste, ma d'altronde...come si fa non amare Edward Elric? C'è bisogno che lo spieghi? Il più giovane alchimista di Stato, un metro e mezzo di potenza concentrata, forte, audace e perfettamente capace di arrivare a vendersi l'anima per il fratello. A differenza di altri protagonisti pasticcioni e imbranati Edward è anche intelligente e soprattutto non passa tre quarti della propria serie a rigirarsi i pollici o ad aspettare aiuti dal cielo. Si fa carico delle responsabilità e nonostante gli ostacoli parte in quarta per cercare di risolvere la situazione, trascinando il lettore con lui e non lasciandogli altra scelta che stare lì a fare il tifo per la riuscita delle sue imprese. Ciò che mi è sempre piaciuto di Fullmetal alchemist: la carica e l'adrenalina della storia. E quasi tutta viene solo dalla figura di Ed. Insomma, uno di quei protagonisti di cui non ci si stanca praticamente mai; se ancora non lo amate siete sempre in tempo per farlo!


Eikichi Onizuka
(GTO)


"Mi chiamo Eikichi Onizuka, ho 22 anni e sono un insegnante" Una frase che probabilmente non mi si toglierà mai più dalla testa e che mi basta leggerla o sentirla per veder spuntare la lacrimuccia di commozione. Onizuka è il mito di molti della generazione anime dei primi anni 2000. E mi pare ovvio: chi non guardava GTO su Mtv? Un personaggio che probabilmente incarna tutti i vizi e i brutti difetti del mondo, ma che spazza via tutto il resto col fatto di essere l'onestà fatta persona. Un insegnante che non ti aspetteresti mai, motociclista teppista e grande dispensatore di lezioni di vita. Cose che dette in questa frase non hanno senso l'uno con l'altra, ma che sono l'unica descrizione possibile di Eikichi Onizuka. Con le sue trovate assurde (vedi: rompere a martellate il muro in casa di un'allieva o lanciarsi con la moto verso un precipizio per far capire un determinato concetto a una testa dura ) questo personaggio rimane il mio insegnante preferito di sempre, simbolo della mia adolescenza. Chi più, chi meno, hanno tutti sentito l'esigenza di mostrare almeno una volta un bel pollice in su al Great Teacher Onizuka.

Gesicht
(Pluto)


Pluto è una di quelle serie che vanno lette e Gesicht è uno di quei personaggi che ti entrano dentro senza che tu neanche te ne accorga, insinuandosi nella tua testa e non scollandosi più. Un robot umanoide in bilico fra il suo essere soltanto una macchina e il desiderio di poter provare le gioie dell'essere umano. Un detective che indaga su un caso pericoloso e che ne rimane coinvolto più del necessario, accompagna il lettore nel mistero e lo stupisce con la sua gentilezza d'animo. Gesicht nasce dalla mente di Tezuka, ma è Urasawa che gli dona una caratterizzazione completamente nuova e coinvolgente. Pluto è costellato di bei personaggi e ho fatto una fatica considerevole a scegliere fra due in particolare: Epsilon e Gesicht. Alla fine ho scelto quest'ultimo perchè mi sono resa conto di quanto mi avesse colpito con la sua complessità e umanità. Con lui in giro arrivavo quasi a disinteressarmi della trama: mi importava soltanto della sua sorte e volevo vedere cosa accidenti gli sarebbe successo. Un robot così vero come non se ne sono mai visti e soprattutto un ottimo personaggio. Senza eccessivi pregi o poteri devastanti, dipinto quasi come un uomo comune che vuole vivere tranquillo con la moglie e cerca una più grande felicità di coppia che solo gli umani hanno.

Genjo Sanzo Hoshi
(Gensomaden Saiyuki)



Cambiamo completamente genere con il monaco più scandaloso, incazzato e libertino della storia. Il caro bonzo ha giocato un ruolo importante nella mia formazione, al pari di Eikichi. Martedì sera, Mtv, visione obbligatoria di GTO seguita da Saiyuki. Non c'era scampo. Sanzo era uno di quei personaggi che a 14 anni mi facevano sentire tanto ribelle e qualunque cosa uscisse dalle sue labbra per me era oro colato. Con un carattere veramente terribile, perennemente girato col mondo e senza mai una parola gentile, ancora adesso mi chiedo perchè mi piaccia così tanto. Mi sono risposta dicendomi che forse si tratta della sua credibilità. Lo senti davvero che Sanzo è incazzato col mondo, non è uno di quei personaggi che vorresti prendere a calci perche fanno i poser indisponenti e a dirla tutta non ti conviene provarci nemmeno lo sai che è così perchè è così punto e basta. La credibilità del carattere è la cosa principale di un protagonista e anche se sei una delle tante che ci hanno perso la testa dietro, in fondo un po' lo sai che il vostro non sarebbe precisamente un incontro idilliaco. Ed è per questo che lo ami.

 Hei
(Darker Than Black)

 
Hei, BK201, Li o come diavolo lo volete chiamare, è il protagonista di Darker than Black, bellissima serie che consiglio a tutti. Un soldato addestrato per la guerra, temibile e dotato del potere di manipolare l'elettricità. Con un botto di identità da fare invidià a James Bond, Hei divide allo stesso modo la sua personalità: dal timido studente universitario cinese, alla spietata macchina da guerra acchiappa Contractor, al fratello maggiore ferito e assetato di vendetta. La sua verà natura, manco a dirlo, pare essere quella del fratello maggiore ferito, ma in realtà credo sia più un miscuglio di tutte e tre, per quanto sia bravo a fingere. E' inutile girarci intorno, perciò lo dico: è un personaggio figo come pochi (sarà il fascino della maschera) per cui anche voi ve ne innamorerete all'istante. Rimane solo da mettere in chiaro che se per caso ve lo doveste trovare davanti, pregate solo che non sia lì per voi.
 Lavi
(D. Gray Man)


Nella mia personale classifica di personaggi maschili non poteva mancare una testa rossa. E vi assicuro che Lavi è la mia testa rossa preferita di sempre. Ho un debole per gli uomini che sanno farmi ridere, che posso farci? Adoro il suo ciuffo, la sua benda, la sua divisa e anche la sua arma! Mi fa morire dalle risate e mi fa anche una tenerezza immensa. Non ci sono nobili ragioni per cui lo trovo un ottimo personaggio: per una volta, diciamo che semplicemente lo apprezzo così com'è; impulsivo, pasticcione e simile ad un concentrato di simpatia. La spalla perfetta, quasi il Ron Weasley di D. Gray Man. Un personaggio che secondo me o ti piace subito o non ti piace affatto. E a noi ci piace.



Lucifero
(Angel Sanctuary)


Lucifero (non quello biblico) è il personaggio martire alla seconda potenza di Angel Sanctuary. Per quanto tutti siano dei campioni di vittimismo, devo dire che è lui quello che ne avrebbe di cose di cui lamentarsi. Uno degli angeli più belli e forti del paradiso, dopo che quel gran giocherellone di Dio gli rivela che l'ha creato solo per potergli appioppare il ruolo di cattivone, lui giustamente dice "sai che c'è? Ora me ne vado a violentare il tuo angelo preferito, così ti passa la voglia di decidere le cose per conto tuo" Va lì da Alexiel e se ne innamora, condannandosi automaticamente ad una serie di casini: viene cacciato dal Paradiso, diventa il Re dell'Inferno, che però è una landa desolata e senza vita, che al Paradiso Celeste je fa una pippa; perde miseramente contro Dio, che lo imprigiona in una spada demoniaca, Nanatsusaya, l'unica spada che può essere utilizzata solo da Alexiel, la sua amata, a sua volta condannata a morire e rimorire in un ciclo infinito. Cosa che lui dovrà fare con lei.
Se ancora non siete abbastanza dispiaciuti, aggiungo che è il povero Lucifero si è pure dovuto reincarnare in uno sfortunato ragazzo, Kira, che ha avuto la sfiga di essere il mentore di quel gran casinista di Setsuna e che ora ora è pure costretto a salvargli perennemente le chiappe, così come vuole la tradizione dei mentori. Sicuri che non lo avete ancora preso in simpatia?

Nike
(Guru Guru il Girotondo dell Magia)



E parlando di risate, qualcuno ha detto Guru Guru? Ma sì che stiamo parlando di lui, del Valoroso Guerriero! Nike è in testa alla classifica dei personaggi da risata assicurata e credo che non ce lo toglierà mai nessuno. Protagonista della sua serie, pensato sul modello degli eroi fantasy RPG ma in realtà completamente snaturato dal ruolo, parte dalla sua casetta in un'avventura per sconfiggere il Re del Male Ghiri...non avendo la minima voglia di farlo. Nike dovrebbe avere il ruolo del guerriero che si batte per tutti, valoroso e senza macchia, ma in realtà è un ragazzino pigro, egoista e approfittatore, che non si fa scrupolo alcuno quando ci sono di mezzo i soldi. Non sarà un esempio di buone virtù, ma le sue assurdità e, in qualche caso, il suo talento nel saper dimostrare coraggio al momento giusto ve lo faranno piacere di certo, ne sono sicura.


Itoshiki Nozomu
(Sayonara Zetsubou Sensei)



Passiamo dal professor Eikichi, che pure non è un esempio di rettitudine, al professor Itoshiki, campione del salto sulla corda. Quella per impiccarsi. Nozomu fa parte di una famiglia ricca e prestigiosa, con una buona dose di strambi parenti, ha un lavoro come professore in una scuola e cerca un giorno sì e l'altro pure di suicidarsi. Il suo nome, se scritto con gli ideogrammi troppo vicini, si legge "Disperazione" e questo è fonte di continui problemi mentali per il già troppo complessato Nozomu. Si dipera per le file al supermercato, per le stagioni che stanno cambiando, per la situazione economica del Giappone e anche per le scritte ambigue sui cappellini dei giocatori di baseball calvi. Finisce in una classe in cui quasi tutte le allieve sono ambigue a affette da gravi crisi di personalità, dalla maniaca della perfezione a quella che comunica con gli altri solo attraverso gli sms. Purtroppo non riesce mai a portare a termine i suicidi, poichè arriva sempre qualcuno a interromperlo o la sua allieva Kafuka a illustrargli quanto la vita sia bella. Questo protagonista di una serie a mio parere fin troppo sconosciuta è una rara perla di comicità. Con le sue continue "disperazioni" riesce a muovere una sottile ma efficace critica alla società giapponese e alle sue fisime, tra il nonsense più puro e situazioni drammatiche portate all'estremo patetismo che perdono all'improvviso tutta la loro serietà. Disperatevi anche voi con lui!


Piccolo
(Dragon Ball)




Tra tutti, tutti, ma proprio tutti i personaggi di Dragon Ball, Piccolo rimane ancora il mio preferito incontrastato. L'alieno verde e forzuto che a differenza di molti riesce ad usare il cervello quando tutti gli altri sono nel panico. Intelligente e calcolatore quanto basta, con un passato da cattivo fallito ma con davanti un futuro da ottimo "buono". Senza le idee e la pazienza di Piccolo (che peraltro si sbatte totalmente per gente che all'inizio non voleva nemmeno prendere in considerazione) parecchie persone sarebbero rimaste fregate e ancora non capisco cosa aspettino a fargli  una statua per venerarlo. Il rapporto fra lui e Gohan è uno dei più belli della serie e posso dire tranquillamente che è stato più lui a fargli da padre, che Goku, troppo impegnato a morire e a resuscitare a comando.


Ranma Saotome
(Ranma 1/2)




Ranma vale come personaggio maschile, vero?...E' una battuta troppo ovvvia, che dite? Comunque, parlando del mezzo uomo più famoso di sempre si finisce quasi sempre a cadere nella nostalgia...o almeno è quello che succede a me. Ranma è la mia infanzia, non ci sono puntate del cartone che non abbia visto almeno una decina di volte e me le rivedrei ancora senza problemi. Anche lui personaggio affetto da vizi e capricci, eternamente impegnato a rompere le palle per la sua condizione, impulsivo, sgarbato e senza un briciolo di tatto. Lui e Akane fanno a gara a chi è più imbranato e quasi tutti i nemici che si è fatto negli anni devo dire che un po' c'hanno ragione ad odiarlo, dato che non presta attenzione praticamente a nulla che non sia se stesso. Ma, insomma... è Ranma!



Sesshomaru
(Inuyasha)


A questo punto credo di aver realizzato di avere un debole per i fratelli maggiori. In ogni caso, Sesshomaru può vantare il titolo di "primo" nella mia classifica. Algido, crudele, astuto e anche un po' con la puzza sotto il naso, il caro fratello del mezzodemone più famoso della storia dei manga mi ha fatto battere il cuore fin dalla sua prima apparizione. Con quel pellicciotto sulle spalle e l'aria da nobile presuntuosino, per qualche strano motivo mi stava molto più simpatico di chiunque altro nella serie. Pensate che negli episodi dello scontro per avere Tessaiga stavo facendo il tifo per lui. Sesshomaru era una delle ragioni per cui seguivo accanitamente Inuyasha, e anche se il suo nome all'epoca veniva perculato da chiunque io lo trovavo estremamente secsi. Non ho mai accettato per bene quella storia di Rin che fresca fresca si è infilata nelle sue grazie quando milioni di fan speravano da sempre di fare la stessa cosa.


Shuichi Aizawa
(Death Note)



Aizawa? Davvero? Ma tra tutta la gente di Death Note proprio lui? Ebbene sì, scelgo proprio lui. Perchè Aizawa ci sa fare. Avrei potuto mettere L, ma dato che il caro detective ci lascia a metà serie, sento che Aizawa sia il vero uomo qui. Tra tutta la squadra di detective (quello che non si rende conto che c'ha il figlio delinquente, quello che è tonto e si fa uscire le palle solo alla fine, ecc ) è il solo che comincia a rendersi conto della situazione e a sospettare di quella faccia d'angelo di Light, incastrandolo come si deve e impedendogli di continuare a fare i suo porci comodi. Near si presenta alla fine e si prende tutti i riflettori, ma se Aizawa non gli passava le proprie informazioni e collaborava con lui col cavolo che riuscivano a prenderlo. In questa foto, solo per voi, nella versione non afro in cui si mostra con tutta la sua virilità.

Soichiro Arima
(Le Situazioni di Lui e Lei)


Il complessato Arima lo conoscono un po' tutti, ma ciò che tutti non sanno è che purtroppo dopo Arima di tipi come lui ne abbiamo avuti veramente pochi. Un protagonista shojo in un tempo in cui questo ruolo non era sinonimo di "Campione nazionale di figaggine, laureato in tortura e perculaggio di donzelle trasformate in pezze da piedi" Un protagonista di uno shojo intelligente e curato che sicuramente fa sentire la sua mancanza. Un ragazzo difficile dall'animo estremamente sensibile, caratterizzato masgistralmente dalla sua autrice e che non soffre della voglia irresistibile di spararsi pose davanti alla protagonista ogni due per tre. Un personaggio che non è vuoto o bidimensionale come molti suoi colleghi e che ci lascia una sensazione di malinconia ma anche di grande dolcezza dopo averlo conosciuto. Lui e Yukino rimangono una coppia formidabile e dimostrano come sia possibile raccontare una bella storia d'amore scolastico, con personaggi veritieri e senza scadere nei cliché.

Tamaki Suoh
(Ouran Host Club)






Il "Re" dell'Ouran Host Club è di certo un soggettone come pochi. Per il suo ruolo di leader e organizzatore di questo strano club alla sua vera natura di stupido e ingenuotto, Tamaki rimane il mio personaggio preferito della serie. Un tipo con gli occhi sinceri, convinto delle sue assurde idee, ansioso e paranoico, ma anche tanto dolce e facile da manipolare: non crederesti mai che qualcuno lo abbia identificato come proprio capo, eppure spesso sono le persone che più di tutte riescono ad essere se stesse fino in fondo che ispirano maggiormente fiducia negli altri. Con Tamaki sono assicurate una valanga di risate, ma anche tanti momenti da occhi a cuoricino. Sì, anche se magari siete degli algidi pezzi di ghiaccio e avete una roccia al posto del cuore. Fatevi conquistare dal Re!

Tetsu
(Lei, l'arma finale)




Potevo farmi mancare un personaggio dalla mia serie preferita? Ovviamente no. Il tenente Tetsu mi è sempre parso la controparte con le palle di Shuji, che invece è un eterno indeciso, ma che purtroppo è anche il protagonista della serie. Un uomo, dicevamo, con le palle e che sul campo di battaglia sa il fatto suo. I suoi sottoposti lo tengono in grande considerazione e si fidano naturalmente di lui. Tuttavia, sotto la corazza da duro, si cela un uomo come tutti che ha deciso di tenere testa alle difficoltà della guerra come può e che non molla per amore della donna della sua vita. Tetsu è sposato e mentre lui è in guerra a combattere, quella cara donna di Fuyumi (la moglie) si impegna a circuire il suo ex studente per farci le cose zozze, in barba alla fedeltà coniugale. Devo dire che neanche lui si fa tanti problemi a provarci con Chise, ma, mentre Tetsu prima di morire si convince di essere con la sua amata e le giura amore eterno, la nostra Fuyumi appena saputo della sua dipartita non trova niente di meglio da fare che provarci ancora col suo ex studente e mostrargli le tette, tentando di farsi consolare in un certo modo. Tetsu, ma perchè uno come te se l'è sposata, non lo capirò mai.


Watashi
(Tatami Galaxy)


Il personaggio con il doppiatore che fa invidia a Paolo Bonolis: cinquecento parole pronunciate in meno di tre secondi netti e tutte di senso compiuto. Watashi (cioè "Io" in giapponese) chiamato così perchè proprio nessuno ci dice il suo nome è il protagonista di Tatami Galaxy, bellissima serie che purtroppo mi pare essere passata un po' in sordina. Cos'ha questo personaggio di particolare oltre alla parlantina? Mi verrebbe da dire "nulla", ma sarebbe difficile così farvi capire. E' un normale studente universitario, parecchio frustrato perchè non riesce a trovare una fidanzata e continuamente sballottato di qua e di là dal suo collega Ozu, che lui considera il male fatto persona. Vorrebbe "di più dalla vita" e ogni volta imputa le sue sfortune ad una particolare scelta fatta in passato e piange perchè vorrebbe tornare indietro. Il tempo si riavvolge per lui ad ogni episodio, ma nonostante tutto continua a fare le scelte sbagliate, ignorando sistematicamente la strada che invece lo porterebbe alla felicità. Ha le debolezze di chiunque, non ha nulla di straordinario, ma con il suo continuo ragionare e parlare con se stesso ci trasporta inevitabilmente nei suoi turbamenti interiori. Da personaggio di finzione si trasforma all'improvviso nella rappresentazione di ciò che in fondo siamo tutti: eterni indecisi che hanno paura di fronte all'evolversi della vita. Non esistono e non servono scorciatoie come i viaggi nel tempo, le scelte si fanno con coscienza e le conseguenze devono essere affrontate, piuttosto che raggirate.

2 commenti:

  1. E mi pare ovvio: chi non guardava GTO su Mtv? Indovina? Io non guardavo GTO su MTV per il solito fastidioso divieto da cui mi sono liberata solo grazie all'avvento domestico del download XD

    Tralasciando Sesshomaru, Lucifero, BK201 (che con la sigla fa ancora più figo) e Sanzo di cui ho già parlato diffusamente nella mia lista (quindi non sto a rimarcare quanto siano fighi) e qualcuno che non conosco vediamo un po' di commenti in ordine sparso.

    Ayame è un mito, uno di quei personaggi che quando compare in scena è sempre un'esperienza, anche se nella sua serie ho amato da morire Kyo! Per me lui rimane imbattibile, ho tifato per lui da primo secondo che compare in scena (ed è strano dato che di solito ho dei problemi esistenziali con i protagonisti).

    Edward è anche un gran bel personaggio, tra l'altro molto gettonato, Ranma l'ho sempre adorato per la sua travolgente stupidità e simpatia (anche se il mio favorito della sua omonima serie è Ryoga, uno che si perde come me non posso non amarlo ç__ç).

    Itoshiki e Onizuka sono due professori che da un lato mi piacerebbe avere avuto nella mia carriera scolastica e dall'altro sarebbero stati un incubo. In realtà sarebbe fighissimo vederli nello stesso consiglio di classe ;-P

    Tamaki è un po' come Ayama, quando c'è lui in scena risate assicurate per tutti!

    Tetsu ç__ç La scena della sua morte è troppo toccante T__T

    RispondiElimina
  2. Guarda, avevo un mezzo sospetto che tu fossi tra quelli che non si erano visti GTO, ma ci ho sperato fino all'ultimo XD No no, per molti della mia generazione era obbligatorio l'appuntamento il martedì sera :P Per fortuna che poi ti sei liberata!

    Kyo è il mio secondo personaggio preferito in Fruits Basket, ma Ayame è troppo...troppo XD Devo dire che però mi stanno simpatici quasi tutti. Rivalutai tantissimo anche Yuki, che all'inizio mi stava sulle scatole, poi mi piacque la svolta che prese il suo carattere alla fine :D

    Uh, Ryoga è tanto puccio >.< Infatti, per quanto lo ami, Ranma lo vorrei prendere a schiaffi per tutto quello che fa passare a quel poverino!

    Tra i due professori, poi, io credo che se proprio fossi costretta ad averne uno opterei per Onizuka. Itoshiki è parecchio instabile, mi farebbe paura XD

    E no comment sulla scena di Tetsu, mi devo riprendere ancora adesso ç_ç

    RispondiElimina