martedì 23 agosto 2011

Mi parto

Finalmente anche io faccio la mia buona vacanza estiva, anche se ho aspettato praticamente la fine di agosto per partire. Ebbene dopo sogni, speranze e preghiere sembra che qualcuno si sia rotto le balle dei miei continui lamenti ed abbia deciso di accontentarmi: me ne volo a Londra.

Quì sopra potete osservare il famosissimo orolo...ingresso ai nostri uffici. Numero d'entrata: 62442. Comunicateci il motivo della vostra visita e riceverete in omaggio delle bellissime spille personalizzate!

 Si, niente tintarella per me, pazienza, tanto manco mi piace. Quest'estate resterò bianca e 'sticavoli, preferisco rintanarmi in qualche museo, possibilmente la National Gallery. Lo so che cosa state per dire. A Londra piove. E io risponderò: diamine ma portate sfiga, ho appena controllato il meteo e oggi c'è il diluvio! Nemmeno si può parlare!

A parte questo, nemmeno tutta l'acqua di questo mondo potrà fermarmi dal girare la città, perciò niente IO PARTO e addio, per questa settimana, ci rivediamo martedì prossimo! E poi sono preparata al cambio delle lingua, ho fatto i miei progetti: il primo inglese che non mi parla piano e scandendo le parole, lo picchio.

Tornerò con le bustine di tè che mi escono dalle orecchie, una dose considerevole di calli ai piedi e tanta giuoia nel cuore.

Nel caso in cui invece non mi vedeste tornare potete provare a cercarmi quì:

Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts,
Sala Comune dei Grifondoro,
Sotto il letto di Ron Weasley

*Fatto il Misfatto!*


venerdì 19 agosto 2011

HERO (e tristemente anche Chuck Bass)

Beh, oggi vi volevo parlare di una cosa bella, di una cosa veramente carina, ma!... sono le 4 del pomeriggio e su Italia 1 mandano Gossip Girl e dopo c'è OC. Sono costretta a rovinare il post.
Vi prego, lasciatemi illustrare questa mia teoria, sono sicura che una volta finito la condividerete: Gossip Girl è un telefilm su irritanti adolescenti ricchi che non combinano nulla nella vita e O.C è, vediamo un po'...ommioddio, un telefilm su irritanti adolescenti ricchi che lo stesso non hanno intenzione di combinare nulla nella vita!
E' perfetto!
No, ve lo dico io, è diabolico.
Perchè tu, essere umano dalla normale sopportazione, puoi anche essere dispostosto a sorbirti per 40 minuti gli sguardi da triglia in salamoia di Chuck Bass, ma non puoi in alcun modo rimanere sano di mente dopo ALTRI 40 minuti di identiche scemenze in salsa OC.
Sono Chuck Bass e piaccio a tutte, ma per quelle che ci vedono ho un po' la faccia da coglione.
 Non puoi e basta. E quindi, formulo la mia teoria: Italia 1 ha trovato per me l'accoppiata più diabolica della storia della televisione; due minuti di Gossip Girl e ti si frigge una parte del cervello, il terzo minuto pensi che dopo ti aspetta OC e il tuo apparato celebrale parte per la tangenziale. Indi per cui, resti attaccato come una ameba alla tv, incapace di cambiare canale. Geniale.
Io ci ho provato diverse volte a seguire i telefilm, ho tanta buona volontà, ma questi mi hanno ucciso.
Ogni volta che vedo i personaggi di queste serie ho voglia di picchiarli tutti, ma forte, in modo che la smettano di lagnarsi per ogni minima cosa. Mi irritano che non avete idea, non posseggono un briciolo di buon senso e buona volontà, hanno una caratterizzazione piatta come una sottiletta e quei pochi che sono diversi la cambiano ogni due minuti ad esigenza degli sceneggiatori. Aspetta, sceneggiatori: mi sa che ho cercato male io, ma di sceneggiatura qua non ne ho vista nemmeno l'ombra. Sono persone che vivono a caso, parlando a caso e facendo cose a caso. E sono ricchi.
E voi direte, perchè non cambi canale? Eh, infatti, da oggi in poi lo farò, ho capito che non fa per me. E in tutta sincerità per questi giorni sono rimasta sintonizzata solo perchè dopo How I met you mother facevo altre cose e lasciavo incautamente su 6. Mai più.
Anche se non lo guardo, mi arrivano lo stesso tutte le scemenze alle orecchie e dopo un pò sono satura.

Ahhhh.

Ok, finito questo sfogo (chiedo perdono, ma mi ci voleva) passiamo alle cose serie. Volevo segnalare questo bellissimo webcomic (cioè che ve lo leggete aggratis in rete) che sarebbe: HERO
Home page del sito




Non ho detto webcomic a caso, ma perchè, in effetti, è tutto in inglese. Comunque, se siete avezzi ve lo consiglio davvero tanto. A spiegarvi il genere, non saprei farlo, direi che rientra in quello fantastico, ma molto incentrato sull'ispezione psicologica dei personaggi, in particolare sulla crescita emotiva del protagonista, che dovrà affrontare un viaggio. L'atmosfera è onirica e favolistica e i disegni sono semplici, ma efficaci, davvero belli! Non a caso questa ragazza è arrivata seconda all MICC con questo: Vefurrin
E insomma, 'sticavoli, mi attira molto!
Particolarità, se lo leggete, è che i dialoghi vi appaiono automaticamente quando spostate il cursore sulla pagina, come una finestrella di pop-up. Sembrerà un pò ostico, ma se ci fate l'abitudine è veramene ben azzeccato per l'atmosfera, perchè sembrano quasi voci fuori campo.
Unico neo: per il momento è incompleto, ma l'autrice non ha detto nulla sulla sua sospensione o cose del genere, credo che semplicemente proceda a rilento perchè non ha tempo.
Ripeto: se potete leggetelo!
E mi è anche venuto in mente che qualche volta dovrei mettere il link ad alcune storie vincitrici del MICC, perchè moltissime meritano :)

Chiudiamo con una cosa inquietante che ho appena visto alla tv: la pubblicità di Ramen Girl!

Sì, questa è la locandina seria.
La storia di una ragazza americana che, nel tentativo di dimenticare una delusione d'amore va in Giappone e scopre di amare invece il ramen. O almeno, è quello che ho capito dalla pubblicità. E voi direte WTF? E si, io ho detto proprio WTF? Ma nessuno mi ha risposto.

Però mi sono innamorata della frase finale: "Maestro, insegnami come metterci tamashii!"
( E si, se ve lo state chiedendo, Italia 1 ha sborsato per questo film solo perchè ora la gente grazie a Naruto sa cos'è il ramen )




giovedì 11 agosto 2011

Vuuip


Dieci punti al primo che indovina cosa mai avrò voluto intendere col titolo ಠ_ಠ
Anyway, come direbbe la mia prof. di inglese, quest'oggi niente, parlo di cose sparse, in ordine sparso.
Iniziamo con una notizia seria, e cioè la nascita di una nuova rivista contenitore online :

Il sito e il forum

Eccovelo spiegato in maniera seria da gente competente, dato che a fare le presentazioni sono un pò una pippa:

"Diamo ufficialmente il via al progetto Mangakugan: la creazione di una rivista online dedicata ai mangaka italiani e – perché no? – a tutti gli appassionati di fumetti nipponici e non alla ricerca di qualcosa di diverso da leggere! Sì, esatto, diverso, poiché innanzitutto è così che ci presentiamo: come un’alternativa al classico fumetto italiano, cui contrapporremo uno stile profondamente influenzato da quello giapponese.

Purtroppo, qui in Italia i manga italiani non sono molto amati dalle case editrici. Ed è così che nasce l’idea di fondare una rivista, un rifugio per tutti coloro alla ricerca di uno spazio per esprimere se stessi e il proprio stile di disegno, un luogo in cui farsi valere. Ma Mangakugan non sarà solo una rivista: essa aspira a diventare una comunità, un mezzo tramite il quale autori e lettori potranno confrontarsi, scambiare opinioni e pareri, un mezzo per crescere sempre più come persone e artisti, il tutto divertendosi."
 
Come iniziativa è davvero interessante e io avrei una mezza intenzione di partecipare. Se impegni e pigrizia me lo permetteranno, si intende *picchia a sangue la pigrizia e anche gli impegni*
Se voi volete provarci, cosa aspettate? Datevi una mossa!

Dopodichè, passo un pò a dimostrare che in effetti ogni tanto anche la mia mosceria va in penZione. In questi giorni ho provato la carta della Windsor&Newton acquistata recentemente. Anche se di solito non sopporto le carte ruvide, l'ho comprata perchè mi sembrava perfetta per lavorarci con le Ecoline, anche loro acquisto recente. Altro punto a suo favore è che costa solo 6.50 € per 10 fogli, al confronto con i VENTIDUE EURO della Fabriano.
               
E sì, come sospettavo è perfetta. Quel che non avevo calcolato era che io non so per niente usarle, le Ecoline.
Ecco il lavoro, che alla fine ho fatto a Copic. Solo la sciarpa è in Ecoline. Ma sinceramente, voi la vedete la differenza?
E quindi, insomma, non sono riuscita a separarmi dai Copic, in compenso ho scoperto che danno una resa bellissima su questa carta. Sul serio, mi piace da matti! L'unico lato negativo è che forse, essendo il foglio molto assorbente, il colore potrebbe consumarsi il doppio...non so, sono combattuta. Il mio portafoglio comincia seriamente a protestare e mi chiede quando mai metterò la testa a posto. Speriamo.

Continuiamo con un'illustrazione che mi trascino dietro da mesi, quasi anni e che ho forti sospetti che non continuerò. O magari la ricoloro.
O magari la brucio, và.
 Altro lavoro che purtroppo è già sulla via della malora, è questo, stavolta in bianco e nero con retini.
Scansionato malissimo, non ho proprio idea di come continuarlo. 
Poi, poi...beh, niente ho finito. Post di passaggio, l'unica cosa significativa è il progetto di Mangakukan.  Mi raccomando, visitate per bene i link che vi ho passato!
A presto! \( )/

domenica 7 agosto 2011

Aspiranti, inspiratori e aspirazioni

Con questo post dal titolo che vi invito a ripetere velocemente dieci volte di seguito senza fermarvi, vorrei approdare su un argomento caro a tutti i disegnatori e non: coloro che vi hanno influenzato. E' un argomento che può diventare davvero vastissimo e complicato, lo so, ma siamo quì per affrontarlo insieme!
Ovviamente parlerò di me, mica di voi. Vanesi che siete.
Comunque siete liberissimi di condividere nei commenti ciò che più vi aggrada! Magari quel che avete mangiato a cena ieri sera, o, ancora meglio, qualcosa che c'entri con l'argomento di oggi. Parlatemi un pò di chi ha influenzato voi.

Ed ecco, sì, dai, facciamo senza indugi un bel cauntdaun di 5 posizioni! Fa più saspens così.
Cominciamo!
5: Katsura Hoshino

 L'ultima arrivata in casa, al grido di "ommioddiomacomemipiacecomedisegnaquesta!" Non sono sicurissima che sia una donna, ma la maggior parte del net sembra considerarla tale. In ogni caso, ai fini del nostro discorso questo particolare ci interessa veramente poco, perchè che sia uomo o donna, quest'autrice è davvero brava. Cosa mi piace della Hoshino? 
Al primo posto: le tavole. 

E potrei continuare all'infinito. Ma è meglio fermarsi, credo.
Quello che mi fa davvero rimanere così -> :O  è la dinamicità pazzesca delle sue battaglie, l'inchiostrazione sublime, il contrasto perfetto di neri pieni e bianchi (il tratteggio è infatti quasi inesistente) e in generale l'eleganza dei personaggi, anche quando sono martoriati e grondano sangue a fiotti. E la dinamicità. L'ho già detto? La dinamicità. In parte è anche colpa sua se sono così maniaca delle linee cinetiche, delle prospettive distorte e dei corpi che si deformano in movimento.
Inoltre, non so chi abbia come assistenti, ma certe vedute di edifici, soprattutto cattedrali gotiche, sono talmente suggestive che ti pare di star guardando una fotografia.
Sarà pure l'ultima arrivata, ma questa donna mi ha fatto salire il livello di ispirazione negli ultimi 2 anni come nessun altro. Anche le tavole a colori sono pregevoli e mentre me le slurpavo con lo sguardo ho notato che sono molto coerenti coi lavori in bianco e nero.
Pieghe sui vestiti e luci in contrasto netto in abbondanza.


Prospettiva dall'alto, come piace a me <3
Ottime composizioni. Dinamiche!

E talmente me le sono slurpate che ho anche provato ad imitare il modo di colorare. Che ho combinato, direte voi? Beh, è uscito questo.
Epic fail
4: Takeshi Obata
Ora, questo lo conoscerete tutti, credo. E' colui che ha disegnato Death Note e che attualmente disegna Bakuman. Lo stacco tra le due serie è enorme, sia per tematiche che, a quanto ci vuol far vedere l'autore, per disegni. Obata per me ha un grande talento, mi da l'idea di avere una pefetta padronanza dell'anatomia realistica, ma riesce a stilizzarla come preferisce senza perdere punti in credibilità. Soprattutto nelle illustrazioni mi piace come esprime i volumi attraverso i colori, in particolare sui chiaroscuri della pelle.

Usa i copic in una maniera indescrivibile, devo ancora capire come diavolo fa, ma sospetto che li mischi coi radiant o qualcosa del genere. Non è umanamente possibile sfumarli in quel modo, mi rifiuto di crederlo. E insomma, con illustrazioni del genere che tavole vi aspettate?
Toh, eccoli.
 Takeshi Obata è un tipo versatile, diciamolo. Con Death Note usò uno stile che virava più sul realismo (e a mio parere ha espresso a pieno le sue potenzialità ) oggi, con Bakuman, è uno stile parecchio più cartoonistico e meno particolareggiato. Molti dicono che è disegnato da cani, io penso che si stia semplicemente adattando alle tematiche della storia è che una scelta del genere risulti molto azzeccata. E' un pregio saper variare. Insomma, Obata se ne sta là sull'olimpo dei disegnatori che vorrei raggiungere come livello tecnico e anche se si è mostrato decisamente in ritardo nella mia vita, direi che il quarto posto non glielo leva nessuno.

3: Shin Takahashi

Ok, ora Shin Takahashi è al terzo posto per tantissimi buoni motivi, talmente tanti che non saprei da dove cominciare a elencarli. Un autore che per me ha trovato un perfetto equilibrio tra storia, tematiche e disegni in tutti i suoi lavori. Uno dei miei manga preferiti, se lo sapete, bene, se non lo sapete ve lo dico io, è senza dubbio Lei, l'arma finale.
No, NON è un hentai.
 Se non l'avete letto, FATELO che siamo tutti ancora giovani e una o due orette al giorno non le sprecate di certo. Quel che mi piace di Shin Takahashi sono i suoi disegni atmosferici, non nel senso che disegna quando piove, ma che disegna in modo veramente suggestivo, non dal lato tecnico, ma dal lato della comunicazione visiva. Molti hanno questa idea che non sappia disegnare, ma, pace all'anima loro, NON SANNO DI COSA PARLANO.
Scherzi a parte, per me lui è davvero l'esempio che dimostra che il tecnicismo non è tutto. Anzi vi dirò, guardate bene i suoi lavori e provate a dirmi che gli mancano le conoscenze in ambito artistico. Provateci. Anche se un disegno è giusto, esatto e realistico in ogni sua parte non è detto che risulti bello.
E' quella storiella della regola senza il sentimento, che sì, alcuni di voi potranno credere che sia una  stronzata, ma non immaginate quanto vi state sbagliando.
Non vorrei disegnare come Shin Takahashi, ma darei qualsiasi cosa per riuscire a raggiungere il modo in cui comunica i sentimenti al lettore.



2: Kaori Yuki
Featuring Louis, yeah! \m/

Kaori Yuki ha influenzato molto, parecchio, tantissimo, il mio modo disegnare. Oso dire che se non mi fossi imbattuta a metà strada nei suoi lavori, probabilmente oggi non avrei lo stile che ho. Al tempo in cui me ne innamorai credevo che i suoi disegni fossero la perfezione in assoluto. Ora che sono parecchio disillusa mi rendo conto che così non è, ma lo stesso, quando guardo Angel Sanctuary o Ludwig Revolution, nonostante gli errori, ci vedo ancora quella bellezza di quando avevo 14 anni.
L'autrice ha questo stile dichiaratamente gothic che oggi a qualcuno può anche far storcere il naso, ma a suo tempo, alle prime pubblicazioni, mi ricordo che fu vista come una vera novità. Dato che so che in giappone esiste il clone di qualsiasi cosa, non credo che fosse l'unica, ma di certo era una delle più brave.
E sì, facendo questo post mi sono accorta che mi ha infuenzato parecchio nel modo di inchiostrare.

Ricordo che cominciai a copiare i suoi disegni come una forsennata e da allora non ho mai più disegnato come facevo prima. Da una parte credo mi abbia fatto bene, perchè mi ha spinto a pormi più domande su come si dovesse organizzare una composizione, sul lato decorativo (strabordava di pizzi e merletti da tutte le parti) e anche sul colore, sebbene le sue tonalità fossero cupe e non troppo squillanti come lo sono le mie qualche volta. Insomma, Kaori Yuki mi ha spinto nella mischia, in tutti i sensi, e non gliene sarò mai fin troppo grata.

1: Le W.i.t.c.h

Perchè dico le W.i.t.c.h e non Alessandro Barbucci? La risposta è: perchè sì, è anche Alessandro Barbucci, ma io a quel tempo non lo sapevo e inoltre ho continuato a seguire morbosamente la storia anche una volta che lui non era più "addetto" ai disegni. Quindi, è stata la rivista in generale, i personaggi in generale, ma anche tutti gli altri disegnatori che si sono susseguiti sulle sue pagine (eccezion fatta per alcuni che prioprio non mi andavano giù )
Tutti, più o meno, hanno cominciato la propria carriera leggendo quel che ci proponeva casa nostra. Io ho iniziato da Topolino e Zio Paperone, ho proseguito con Dylan Dog (che da piccola mi spaventava da matti) e sono approdata sul disegno più colorato, simil-manga e a poco prezzo che sono riuscita a trovare in edicola. E poi la protagonista aveva i capelli rossi.

Dai, come facevo a dirle di no?
L'ho seguito fino al, uh, 43° numero? Già allora la storia stava andando un pò a degradare, oggi molti mi dicono che sono arrivate alla frutta. Un esempio lampante è la copertina: quando lo compravo io c'era solo l'illustrazione e il titolo dell'episodio, con qualche accenno alle rubriche, oggi ci sono più foto di Robert Pattinsons e test dell'amore da far passare in secondo piano la storia all'interno. Tristezza. Anche le illustrazioni delle copertine poi, eh.
Cose tipo questa.
E questa.
E ancora. Si, mi riferisco al logo.
D'accordo, non lo sto leggendo, ma già al tempo in cui lo lasciai io il fumetto stava andando a parare molto poco sui toni da fantasy e molto su quelli da soap opera dell'ora di pranzo. Una fine indegna per un prodotto che era partito decisamente bene (ah, la storia dei dodici portali! Gli incubi di Nerissa! Son lacrime *sigh*) LA MIA INFANZIA.
E poi, insomma, sì, tornando alle influenze, non potevo non metterle al primo posto. Come se non ci fosse stata la Yuki a spingermi a migliorarmi, se non ci fossero state le W.i.t.c.h io probabilmente a quest'ora farei la gelataia o qualcosa del genere. Se loro non mi avessero fatto incollare su quelle pagine a ripetermi quanto dovesse essere bello fare fumetti, non ci sarebbe nemmeno questo blog. Alcune vignette, non parlo di illustrazioni ma proprio di vignette, mi suggestionarono talmente tanto che ora quando le rivedo mi rendo conto di conoscerle a memoria, ogni piccolo tratto e particolare. Ce ne sono tante, vi farei un elenco se potessi, ma sappiate che sono tutte sui primi numeri e quasi tutte riguardano Will. Le ho copiate e ricopiate, le ho consumate e quando le rivedo e come fissare una propria fotografia da piccola. *nostalgia mode-on*
Visto che prima vi ho fatto vedere cose dubbie, ora magari cerco di recuperare qualcosa dei bei tempi


Ultima cosa: esiste il manga vero e proprio delle W.i.t.c.h, prodotto in giappone con retini e tutto il resto, ma non ve lo consiglio.
Mi ha fatto leggermente schifio.


Ed ecco quì, le mie influenze. Ho cercato di spiegarvele come meglio potevo, ma non so se ci sono riuscita a pieno. Comunque, sappiate che queste sono solo alcune, solo quelle che hanno significato più di tutte, ma tantissimi altri, per ragioni di spazio e tempo, non sono potuti apparire in questo post. Forse qualche altra volta parlerò di Urasawa, Asano, Takahashi o la Minekura, per esempio, ma per il momento questa classifica mi sembra la più adatta.

Se you soon!



venerdì 5 agosto 2011

La dannata

Ebbene, ti ho preso. Mi avevi davvero scocciato, dannata piuma di Pottermore.
Ma alla fine ti ho preso!
*Ghghghgh*
 Frustrazione e rabbia finalmente sfogate. Ora che sono soddisfatta posso anche dire tranquillamente che secondo me stà cosa della piuma puzza di imbroglio. Cioè, seriamente, gli indovinelli sono troppo facili, mi puzza proprio.
I see what you're doing Joanne! 


*si ritira nell'angolo perchè in effetti è troppo Potteretard per riuscire a ribellarsi*

mercoledì 3 agosto 2011

Le vetrine con gli artisti dentro

Eccomi addirittura al secondo post (un recordo, vero? Grazie, grazie, seduti)
E voi direte, che ci facciamo nel secondo post? Ma ci facciamo pubblicità, che domande.

In questo ci aiuta lei. Sorridete.

Si, voglio proprio pubblicizzarmi. Perchè qualcuno dirà, ma che l'hai aperto a fare stò blog se non ci metti qualcosa di interessante dentro? Eh? Eh? E ci avete proprio ragione.
In questo boom del digitale ormai se non possiedi almeno millemila profili su facebook, twitter, myspace, myblog, miozio, sei tipo nessuno e le possibilità che altri conoscano effettivamente il tuo lavoro è pari tipo a zero.

Da una parte si potrebbe dire un grosso vantaggio: internet non si paga nulla, non si fa fatica a scrivere e tante persone possono vedere le tue immagini tutte in una volta e commentarle in tempo reale.
Dall'altra mi viene però da pensare che io debba mettere da parte ciò che viene comunemente definita vergogna (da me si direbbe scuorno) e posizionarmi bene al centro della vetrina, facendo a sgomitate con gli altri che cercano come me di accaparrarsi un posto d'onore in questa sconfinata esposizione di personalità e pensieri.
Non fraintendetemi, è lecito, è giusto, è così che va ora il mondo.
Mica possiamo organizzarci una bella mostra come fecero gli impressionisti nel 1874?
Certo che potremmo, e ancora lo facciamo, ma il numero di persone che si recherebbero fisicamente ad una mostra è purtroppo drasticamente inferiore a quello di coloro che anche gironzolando svagati per il web un'occhiata ai tuoi disegni volentieri gliela danno. E se c'hanno voglia commentano pure.




Per cui, ecco, mi appiccico un bel cartellino con il mio numero e mi metto in fila con gli altri per condividere con voi quella che definire passione sarebbe poco, senza essere sentimentali.
Avevo promesso qualcosa di interessante, ma siccome ho solo i miei disegni, accontentavi di quelli, che qua non c'è trippa per gatti!

Come dicevo, è consigliabile aprire profili a destra e a manca, ma siccome questo concetto non mi è mai stato molto chiaro, il principale contenitore dei miei disegni rimane Deviantart (sì, il link c'è anche lassù sotto il titolo del blog, ma mi andava di metterlo anche quì, problemi?)
E' sicuro sicuro che lì ci trovate tutto ciò che produco, per cui andate tranquilli, se volete farvici un giro il biglietto non si paga.

So che guardandoli vi sorgeranno spontaneamente delle domande e visto che sono una persona previdente ho deciso di rispondervi in anticipo. Che brava.
1 : Ma tu disegni manga?

No, io non disegno manga, io cerco di fare fumetti. Il mio stile di disegno è ovviamente derivato dal manga, non perchè mi piaccia copiare, ma perchè come soluzione grafica è quella che ammiro di più e che ho maturato in questi anni. Ovviamente dovrò maturare ancora una cifra su alcune cose, ma spero che mi assisterete e mi incoraggerete ad esprimermi al meglio.
Sappiate che se volete fare discorsi del tipo "il manga non è fumetto d'autore, i manga sono tutti uguali, i manga sono scritti male, che quel che leggo io è meglio etc, etc" avete sbagliato porta, mi dispiace. Per principio rispetto tutto le forme d'arte e l'unica cosa che mi fa davvero imbestialire è quando qualcuno tenta di dare addosso per partito preso a quelli che sono semplicemente altri metodi di espressione. Niente è meglio di niente.

Siamo tutti una grande famiglia.

 Se non avete intenzione di condividere pacificamente le vostre forme d'espressione senza criticare le mie, scusatemi, ma credo che non vi starò a sentire.

2 : Mi sembra che i tuoi personaggi abbiano spesso i capelli rossi. E' vero?

Se, è vero. Ma io vi avevo avvertito (dite, non vi avevo avvertito? :O) Purtroppo ho questo bisogno irresistibile di usare il rosso nei miei disegni, ancora peggio se si tratta di capelli e quindi ci sta poco da fare, mi spiace. O mi pagate il recupero in una clinica apposita oppure mi tenete così, senza lamentele.
Tuttavia c'è anche un motivo valido dietro questa mania e fa giusto al caso nostro, perchè passo a illustrarvelo nella prossima domanda.

3 : Ma i tuoi personaggi sono sempre gli stessi?

La maggior parte. C'è questo fatto che ho una storia in testa da parecchio tempo e quando mi metto al lavoro mi escono inevitabilmente dei disegni a tema. Avanti, ora confessate tutti: quanti di voi disegnatori vengono perseguitati dai loro personaggi? Non è vero che vi si ficcano in testa e continuano a ripetere "disegnamidisegnamidisegnami..." per tutto il tempo? Anche quando dovreste assolutamente disegnare altro?
Io lo so, vi capisco. E voi capite me *abbraccio*
Tornando al discorso dei capelli rossi, è semplice: parecchi personaggi di questa storia ce li hanno, perciò niente, sembra che disegno sempre capelli rossi. Si.

Ordunque non mi vengono in mente altre domande cruciali, ma sono sicura che cicceranno fuori, se vorrete farmene. Io sto quì, eh, mica ho niente da fare.

Alla prossima!
E ricordate:

(Si ringrazia Amy Lee per il suo cruciale contributo a questo post)